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Percorso turistico

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Prénom Description
Point de départ Molo Garibaldi - Porto S.Stefano
Point d'arrivée Forte Stella
Il nostro viaggio ha inizio dalla radice del Molo Garibaldi (1) di Porto S.Stefano, dove ogni giorno sono soliti radunarsi i vecchi marinai per ascoltare la voce del mare e per attendere il ritorno delle paranze della pesca. Proprio là di fronte ci accoglie il Centro Didattico di Biologia Marina (2) con il caratteristico Acquario Mediterraneo (2) per un tuffo virtuale nel blu incantato nei meravigliosi fondali dell'Argentario.

Il Lungomare (3) firmato Giugiaro, che come un maestoso ponte di nave spazia sul mare aperto, ci conduce al grande Piazzale dei Rioni (4), disposto ad anfiteatro sullo specchio d'acqua del turchese, dove a ferragosto, in un tripudio di folla e di colori, si rinnova l'esaltante sfida remiera del Palio Marinaro .

Dalla Piazza si sale verso la Fortezza Spagnola (5) che sovrasta il centro storico. Questo edificio militare del XVI°, è stato completamente restaurato ed è ora sede del caratteristico Museo dei Maestri d'Ascia e della mostra Memorie Sommerse (5) che comprende reperti archeologici, rinvenuti nei fondali dell'Argentario e dintorni. Fuori dalla Fortezza ci attende la Strada Panoramica (6) che si snoda in quota intorno al promontorio e ci permette di ammirare la ricchezza e l'unicità del suo paesaggio di costa: Cala Cacciarella, Cala Grande (7) , Le Colonne e l'Argentarola (8) , Cala Moresca, Cala del Gesso (9) Punta del Bove, Cala Piccola (10) Cala Piatti e Capo d'Uomo (11) sono le tappe di un percorso panoramico entusiasmante che ha come sfondo l'azzurro del mare e il rosso dei tramonti.

Al largo ci accompagna l'Isola del Giglio , con i suoi paesaggi granitici selvaggi e possenti, e alla fine ecco apparire Giannutri, l'isola dei gabbiani. A Capo d'Uomo, punto più alto e avanzato sul mare, ci attende la base di Poggio Fondoni (11) , da dove è possibile effettuare escursioni, per ritrovare luoghi sconosciuti e antichi percorsi. Lassù, sulle rovine della vecchia torre (11) , tra cielo terra e mare, realtà e immaginazione si danno appuntamento per mettere le ali ad un sogno fantastico.

La strada che dai Fondoni riconduce a Porto S.Stefano discende rapida nella lussureggiante Valle del Campone su cui svetta l'Argentiera (12), la torre più antica e misteriosa; nel suo tratto finale, attraversa un'area artigianale dove operano alcuni cantieri navali. Qui è possibile vedere ancora al lavoro i maestri d'ascia, che, di generazione in generazione, si tramandano il nobile mestiere di far navigare il legno.

Giunti nuovamente in riva al mare ci lasciamo sulla sinistra il Cantiere Navale dell'Argentario, dove stazionano in bella vista barche d'epoca, in attesa di essere restituite al loro originario splendore. Salutiamo Porto S.Stefano per dirigerci verso Porto Ercole e subito ci si fa incontro un tratto di costa intercalato da spiaggette e punte di scogliere fino a raggiungere i Bagni di Domiziano (13) , dove la bassa marea lascia riaffiorare i resti di una caratteristica peschiera di epoca romana.

Costeggiando poi il canale che collega il mare alla laguna raggiungiamo Punta degli Stretti con la sua profonda e magica grotta, visitabile soltanto se accompagnati da una guida esperta. Sulla destra ha inizio la strada che porta all'eremo dei Passionisti e alla vetta del monte.

Procediamo tra due fitte pareti di macchia mediterranea e, man mano che si sale, scopriamo l'intero sistema lagunare con al centro Orbetello , la città sull'acqua, Il Convento della Presentazione e il Noviziato di San Giuseppe (15) , immersi nel verde di piante secolari, ci accolgono con quell'atmosfera di profonda spiritualità che da sempre regna in questi luoghi da cui, quasi trecento anni fa, ebbe inizio la straordinaria e feconda missione di San Paolo della Croce.

Raggiungiamo così la vetta di Punta Telegrafo (16) , da dove lo sguardo spazia dall'Amiata alla costa toscana e laziale, fino a perdersi nell'infinito mare costellato dalle isole dell'arcipelago. Ripreso il viaggio, al terzo km dal bivio di Terrarossa incontriamo sulla sinistra la strada che porta al Tombolo della Feniglia (17) . Questa è un'area protetta di grande pregio ambientale e naturalistico popolata da uccelli, daini e cinghiali. Ad un tratto una doccia di luce filtrata attraverso le chiome dei pini irradia la stele posta a ricordo del genio inquieto e turbolento del Caravaggio (17).

Dalla strada che sale sul Poggio Pertuso, scopriamo Cala Galera (18) con il suo moderno e attrezzatissimo porto turistico sormontato dai possenti bastioni di Forte Filippo (19) . Al nostro arrivo Porto Ercole (22) ci accoglie con la sua pittoresca marina(22) su cui si specchiano le case dei pescatori del borgo alle Grotte. Da qui un tempo partivano le lampare e in lontananza scomparivano come tante fiammelle inghiottite nella notte fonda.

Verso la fine del Viale Caravaggio troviamo il giardino botanico Corsini, ricco di rare specie arboree. All'antico paese si accede attraverso la Porta Pisana (24) sormontata dalla torre dell'orologio. Immediatamente sulla destra una ripida scalinata che rasenta le mura ci conduce di fronte alla Chiesa di Sant' Erasmo(25) nel cui interno, ai piedi del prezioso altare marmoreo, si trovano le lapidi sepolcrali dei governanti spagnoli.

Scendiamo per il curioso dedalo di vicoli e ci troviamo improvvisamente sulla piazzetta Santa Barbara (26), che domina il porto, su cui affaccia il Palazzo del Governatore (26) che ha conservato l'originaria facciata rinascimentale.

Fuori dal centro storico ci attende la Strada Panoramica (28) la cui prima deviazione sulla sinistra ci conduce all'ingresso della Rocca (26) . Una volta all'interno ci troviamo magicamente proiettati in un caratteristico angolo dell'antica Spagna, con i suoi paesaggi solari e gli intensi profumi. Ci dirigiamo infine verso la meta finale del nostro viaggio: Forte Stella (21) . Questo gioiello di architettura militare, recentemente restaurato e restituito alla fruizione del pubblico, è divenuto il luogo ideale per ospitare importanti mostre ed eventi artistici da particolare suggestione. Dall'alto di ciascuna delle sei punte della stella si ha la visione completa della costa sud-orientale del promontorio, punteggiata da lussuose ville che si affacciano sull'Isolotto (27) . E il mare là di fronte ci racconta la storia di popoli e civiltà diverse che sin dall'antichità lo hanno solcato lasciando tutt'intorno tracce significative e indelebili del loro passaggio.

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